
Cos'è

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Il primo blog di approfondimento sul design delle storie nei videogiochi in Italia. Scenarios è un osservatorio sui giochi e sugli elementi narrativi che li compongono: struttura, personaggi, spazi, regia. Ogni cosa è racconto.
Nel 2004, Raph Koster scriveva che la narrativa di un videogioco non è che un contorno per il nostro cervello, impegnato principalmente con le sfide che propone il sistema di gioco*. La maggioranza dei titoli che ci circondavano ci parlavano di tematiche come il controllo e il potere perché lo richiedeva il gameplay ("conquista", "batti il nemico", "fai l'upgrade"), con storie che si riducevano spesso al dualismo bene/male e che dovevano servire allo scopo finale: la vittoria del giocatore. Da lì a un paio d'anni, tuttavia, il mercato videoludico sarebbe cambiato. La cosiddetta Indie Revolution, una democratizzazione del videogioco che fiorì anche grazie all'approdo dei piccoli team di sviluppo alle console casalinghe, iniettò nel panorama un'enorme carica di influenze e persino di generi nuovi, pure nelle produzioni delle stesse major. E migliorò generalmente anche la qualità delle storie.
Ciò non significa che titoli come Final Fantasy VII, ICO, Metal Gear Solid o altri giochi che ci hanno fatto emozionare non avessero un Narrative Design di qualità, anche se non si chiamava ancora così. Ma mentre gli "sceneggiatori dei videogiochi" (spesso gli sviluppatori stessi) dovevano limitarsi a scrivere una storia che desse un feedback positivo alle azioni del giocatore, oggi il coinvolgimento emotivo, la costruzione di una storia e di un mondo credibili non sono più relegati solo ai capolavori.
Trama

Dialoghi
Intreccio
Missioni
Durata
Gameplay

Negli ultimi quindici anni è nato un pubblico nuovo, più vario e più abituato a consumare finzione in grandi quantità, soprattutto audiovisiva. Il mercato si è espanso e le competenze per creare un videogioco si sono diversificate e sperimentazioni, errori, invenzioni hanno permesso alla narrativa videoludica di diventare oggetto di studio. Si sono affermate le scelte e i finali multipli (esistenti solo in alcuni RPG degli anni '80/'90), il concetto di lore è diventato popolare, sono state avvallate tematiche come l'esclusione sociale o il femminismo, sono stati scritti eroi tragici, antieroi leggendari e sono state provate forme drammatiche alternative, quasi paragonabili a quelle del teatro post-drammatico. Il Narrative Designer, pur non godendo (ancora) dello stesso riconoscimento riservato al drammaturgo o allo sceneggiatore, è diventato il professionista di una disciplina tangibile. Un'arte. Eppure, è un campo quasi ignoto.
Scenarios punterà i riflettori su uno degli aspetti più importanti della creazione di un titolo, che sia un "tripla A" o un indie. Nasce per parlare, per osservare insieme, nasce da una necessità (e una passione) personale.
* Koster, Raph. (2004). A Theory of Fun for Game Design. (I ed.). Sebastopol (USA): O'Reilly.

Chi sono
Drammaturgo e narrative designer, nasco a Fiesole nel 1992. Studio recitazione con Quelli di Grock, a Milano, e creo un laboratorio teatrale per ragazzi con l’Istituto Dante Alighieri di Padova. Mi diplomo come Autore presso la Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi. Per il teatro, scrivo Laika Spasse – Laika Redentrice (Teatro dell’Elfo, 2014), frutto di una residenza guidata da Atelier Teatro con Mamadou Dioume e Kossi Efoui, Materiali per una ruota panoramica (Teatro Franco Parenti, 2017) e No Border Machine per il progetto europeo Metropolis – Promised Lands (Milano, 2017; Banská Bystrica, 2018). Con Perché voi valete vengo selezionato da Linda Dalisi e Letizia Russo per il concorso Under 40 presso La Biennale di Venezia. Nel 2022 vinco il Premio Hystrio - Scritture di Scena 2022 e la menzione PAV-Fabulamundi "Beyond Borders?" con Paesaggio estivo con allocco che ascolta. Lavoro anche in pubblicità e nel campo del gaming, collaborando con sviluppatori della scena indie di Barcellona. Scrivo, tra gli altri, per NintendOn e Game Global. Tra i miei maestri Renata Molinari, con cui mi esercito alla Bottega dello Sguardo, e Rafael Spregelburd. Se sei interessata/o a collaborare con me o semplicemente se vuoi farti una chiacchierata sui temi che ci appassionano, scrivimi! Ne sarò felice!